Sindbad l' ha detto: una fiaba non opera se non sulla materia prima dell' esistenza, il suo campo alchemico naturale.
E il mistero del carattere - siano gli umori , le stelle,il retaggio atavico di altra fiaba - che sino alla fine serva i suoi lineamenti e solo attraverso la ripetizione degli stessi errori, il patimento delle stesse sconfitte tocca la metamorfosi.
Da quali incantevoli ambiguità è suggerito a volte questo tratto.
Al principe cadetto l' ultimo dei nove cigni stregati, la tunica di ortiche che deve disincantarlo giungerà con una sola manica : non s' è avuto il tempo di terminare l' altra...Egli conserverà tutta la vita la sua ala di cigno ; sarà uno di quegli esseri che - rari , inquietanti - serbano tutta la vita quella memoria della loro notte oscura e insieme del loro totem spirituale : una dolorosa , regale ala di cigno
....................................................................................Cristina Campo , Gli imperdonabili