Ogni giorno creo una nuova patria
in cui muoio e rinasco
una patria senza mappe né bandiere
celebrata dai tuoi occhi profondi
che mi inseguono per tutto il tempo
nel viaggio verso cieli fragili
in tutte le terre io dormo innamorato
in tutte le dimore mi sveglio bambino
la mia chiave può aprire ogni confine
e le porte di ogni prigione nera
ritorni e partenze eterne il mio essere
da fuoco a fuoco da acqua a acqua
l’inno delle mie patrie il canto del merlo
che io canto in ogni stagione di luna calante
sorta dalla tua fronte di buio e di stelle
con la volontà eterna del sole 

Gezim Hajdari