Siamo gli innumerevoli, raddoppio ad ogni casa di scacchiera
lastrichiamo di scheletri il vostro mare per camminarci sopra.

Non potete contarci, se contati aumentiamo
figli  dell’orizzonte, che ci rovescia a sacco.

Siamo venuti scalzi, invece delle suole,
senza sentire spine, pietre, code di scorpioni.

Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto siamo già stati offesi.

Faremo i servi, i figli che non fate,
nostre vite saranno i vostri libri d’avventura.

Portiamo Omero e Dante, il cieco e il Pellegrino,
l’odore che perdeste, l’uguaglianza che avete sottomesso.


Erri De Luca

Coro